Giungeva ad agosto al Difensore civico una accorata richiesta di intervento nei confronti della Municipalizzata della Capitale preposta alla raccolta dei rifiuti, corredata di pregresse segnalazioni e di documentazione fotografica.
Infatti in una strada semiperiferica senza uscita della Capitale, che dà accesso anche ad un’area utilizzata come parcheggio limitrofo a una stazione della Linea metropolitana C, giacevano accatastati rifiuti a ridosso anche di abitazioni private, in una situazione aggravata dallo stato di abbandono e dalla crescita spontanea di vegetazione di vario genere ed altezza.
Il difensore interveniva chiedendo all’azienda di riscontrare le segnalazioni del cittadino e di dar conto di eventuali attività di prevenzione del fenomeno dell’abbandono di rifiuti.
L’Azienda dava pronto riscontro al Difensore comunicando al medesimo nonché all’Assessorato capitolino competente l’effettuazione di una pulizia straordinaria dell’area e rappresentando come gli interventi di ripulitura della stessa sortiscano effetti di breve durata vista la ristrettezza della sede stradale che, unita alla costante presenza di autovetture, ostacola le manovre ed il lavoro di pulizia dei mezzi aziendali.
Il Difensore trasmetteva la risposta al cittadino.
Questo esempio indica come un intervento di difesa civica, quand’anche non appare risolutivo come nel caso in questione, possa costituire comunque un tassello di un mosaico di interventi di diverse autorità, competenti in diversi settori quali rifiuti, viabilità, sicurezza, urbanistica, ecc., coordinate dalla preposta istituzione politica, tutti miranti alla soluzione di una problematica multisettoriale.