Questa mattina Marino Fardelli, Difensore civico del Lazio e Presidente nazionale dei Difensori civici italiani, è stato raggiunto a Caira, frazione di Cassino (Fr), per essere intervistato dal Tg regionale in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Nel piccolo centro è infatti ubicato il monumento dedicato al carabiniere omonimo, di cui il Difensore civico è nipote, carabiniere caduto appunto ad opera della criminalità organizzata. Si è trattato, ha detto Fardelli, di “un momento di riflessione profonda e di rinnovato impegno nella lotta contro le mafie, che continuano a minare le fondamenta delle nostre società”.
Ma si è trattato anche di una occasione per ricordare il legame profondo che esiste, secondo Fardelli, tra la difesa civica, attività nella quale egli è impegnato, e il tema della giustizia. La difesa civica infatti, secondo Fardelli, riguarda anche “la salvaguardia dei valori fondamentali di giustizia, equità e solidarietà. È un impegno costante e concreto per garantire un futuro migliore per le generazioni a venire”.
“Come familiare di vittima di mafia e Difensore civico – ha aggiunto Fardelli – cerco di mettere in primo piano il modo in cui affermare la dignità umana e il contrasto di ogni forma di illegalità e sopraffazione. L’impegno della difesa civica si unisce al richiamo alla giustizia, promuovendo una società più equa e responsabile”.